RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Venerdì - 17 maggio 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Roma: Xabi Alonso uomo della svolta. Tutti i segreti del Bayer Leverkusen

Il cambio in panchina è stato l‘elemento che ha trasformato i tedeschi, passati dal 17° al 6° posto in classifica e di nuovo in una semifinale europea dopo ventuno stagioni
Venerdì 21 aprile 2023
Un improvviso senso di serenità. Un po' un misto fra speranza e consapevolezza. Il Bayer Leverkusen è diventato improvvisamente il club che gioca il calcio più intrigante e, al tempo stesso, funzionale in Germania. Questo benché abbia vinto solo una delle prime 8 partite stagionali e due delle prime 12. Il motivo è semplice: alla tredicesima partita di questa stagione è cambiato qualcosa che ha stravolto squadra e società, l'allenatore.

L'ADDIO DI SOANE — Al posto di Gerardo Seoane è arrivato Xabi Alonso, e il mondo ha improvvisamente cominciato a girare nel verso giusto. Quello sperato dai tifosi e voluto dai dirigenti. Anche il tecnico spagnolo ci ha messo un po', ma poi ha inciso: nelle sue prime 7 partite da tecnico delle "Aspirine" ha vinto solo una partita, con la squadra che così, è arrivata a novembre che aveva disputato 19 gare, conquistando solo 3 volte i 3 punti. Sembrava il preludio di una stagione disastrosa, ma poi l'effetto Xabi Alonso ha cominciato ad emergere: improvvisamente ecco 5 successi di fila, improvvisamente ecco il bel gioco e l'entusiasmo. Fino a raggiungere la semifinale di Europa League che disputerà sfidando la Roma di Mourinho, con cui Xabi Alonso ha giocato.

LA SQUADRA — Con Xabi Alonso il Bayer è passato dalla diciassettesima alla sesta posizione in campionato, con lui ha battuto Bayern e Atletico Madrid, tornando in una semifinale europea per la prima volta dal 2002. Quell'anno ebbe uno sviluppo opposto rispetto a quello attuale. Il Leverkusen del portiere goleador Butt, di Lucio e di Ballack partì fortissimo, al punto che arrivò a fine aprile stando primo in classifica in Bundesliga, in semifinale di Champions League e in finale della coppa nazionale. Il triplete era alla portata. Poi il crollo finale: alla penultima di campionato perse contro il Normiberga e, a soli 90 minuti dal termine del campionato, venne scavalcato dal Borussia Dortmund. Conquistò la finale di Champions eliminando il Manchester United, ma perse all'ultimo atto contro il Real Madrid, dopo aver perso con lo Schalke anche all'ultimo turno della Coppa di Germania. Poteva vincere tutto, ma ogni obiettivo evaporò improvvisamente. Quest'anno il Leverkusen ha riscoperto quella fiducia verso il futuro che dal 2002 non ha mai più realmente trovato. Con soli sei mesi di lavoro Alonso è riuscito a far sì che il Bayer venga visto da tutti come un avversario temibile, con la squadra che finalmente si sente forte. "Ai ragazzi mancava avere un controllo sano della partita - ha spiegato Alonso -. Prima il Leverkusen aveva il pallino del gioco in mano, senza però dominare realmente la gara. La squadra non si sentiva bella come era stata dipinta in estate". I principi tattici di Alonso sono facilmente riconoscibili in tutte le fasi della partita. Quando è in possesso palla il Leverkusen attacca mantenendo però i quattro difensori bloccati dietro. Andrich e Palacios, davanti alla difesa, si muovono senza mai stare sulla stessa linea. Importante, nelle idee di Xabi Alonso, che la squadra abbia il possesso palla. Sta poi principalmente a Wirtz, il più libero tatticamente, creare occasioni. Il talento tedesco si muove fra centrocampo e attacco, e spesso inventa per gli esterni, allargando il gioco. Quando si perde palla Alonso chiede ai suoi di fare densità, per dare tempo anche i giocatori più offensivi di rientrare.

IL TECNICO — Prima di andare a lavorare in Germania Xabi ha allenato la seconda squadra della Real Sociedad, ma era seguito da diversi club: Real Madrid e Liverpool, dei quali ha indossato la maglia, lo osservano con attenzione, il Gladbach ha pensato a lui per il dopo Marco Rose (quando passò al Dortmund nel 2021). Karl-Heinz Rummenigge, quando era amministratore delegato del Bayern, disse apertamente di riuscire a immaginare Xabi Alonso come tecnico dei bavaresi. Lui però ha voluto fare le cose gradualmente: solo dopo aver lavorato per un anno nel settore giovanile del Real Madrid, ha capito che avrebbe intrapreso la carriera da allenatore. Ha quindi accettato l'incarico alla Real Sociedad per "conoscermi come allenatore, capire come avrei interpretato questo ruolo". Poi, a ottobre, è passato al Leverkusen: "Ho capito che è il momento giusto, me lo sento". Punti di riferimento ne ha diversi: da calciatore ha giocato per gente come Rafa Benitez, José Mourinho, Pep Guardiola, Manuel Pellegrini, Carlo Ancelotti, Vicente Del Bosque e Luis Aragonés. "Da tutti loro ho imparato che la cosa più importante è che i giocatori capiscano e seguano le idee dell'allenatore - ha spiegato Alonso -. Devono credere in quel che il tecnico dice. Devono avere la sensazione che seguendo le idee dell'allenatore possono migliorare. Prima arrivano i rapporti umani, poi la tattica e la tecnica". Anche quello però per Xabi è un aspetto importante: "Vorrei che le mie squadre giocassero in maniera moderna, essendo dominanti e attive. Bisogna avere intensità, anche senza palla. E bisogna essere concentrati per 90 minuti, perché se stacchi la spina dopo 80 minuti, perdi". Ai suoi insomma Xabi chiede tanto, eppure la squadra trasmette sempre un senso di grande serenità. Un po' un misto fra speranza e consapevolezza. Come se sentisse che è una stagione magica.
di Elmar Bergonzini
Fonte: Gazzetta dello Sport
COMMENTI
Area Utente
Login

Marco Rose - Le Ultime News

 
    1    
 
 Sab. 03 feb 2024 
Roma, chi è Angeliño: l'idolo Roberto Carlos e la stima di Pellegrini
Dalla scuola calcio “Luis Calvo Sanz“, all’università di Guardiola, dai 9 gol e 16 assist con Nagelsmann, a Lukaku e Dybala: ecco la storia del nuovo terzino della Roma
 Gio. 25 mar 2021 
Pinto, così non va. Houston abbiamo un problema
Perché adesso la Roma rischia di perdere il treno Allegri. Il mancato rinnovo di Mirante e gli effetti negativi prodotti nel gruppo. Intanto Dan e Ryan...
 Ven. 08 nov 2019 
Roma, a Moenchengladbach pagato il conto della clamorosa svista di Collum all'andata
Soltanto adesso, cioè dopo il fischio finale al Borussia Park, si ha l'esatta percezione...
 Gio. 07 nov 2019 
Monchengladbach-Roma, Fonseca con il vento in Coppa
Mano o faccia, soprattutto in area di rigore, fa tutta la differenza del mondo....
 Mer. 06 nov 2019 
ROSE: "Sappiamo come affrontare la Roma. Il rigore dell'andata non c'era"
MONCHENGLADBACH-ROMA, LA CONFERENZA STAMPA DI MARCO ROSE: "Dobbiamo confermare le ultime prestazioni. Embolo non giocherà, Thuram centravanti”
 Mer. 23 ott 2019 
Rose carica il Gladbach: "Roma, non ti aspetteremo". Sommer: "Che sfida con Lopez!"
Allo stadio Olimpico è tempo di Europa League: domani alle 18.55 la Roma affronterà il Borussia Moenchengladbach in occasione della terza giornata del Gruppo J. Alla vigilia del match, Marco Rose, tecnico del club tedesco, è intervenuto in conferenza stampa. Al suo fianco anche il portiere Yann Sommer.
 Mar. 22 ott 2019 
EUROPA LEAGUE 2019-2020 - Roma-Mönchengladbach, il programma della vigilia
Dopo un inizio scoppiettante, il pareggio contro il Wolfsberg ha un po' complicato...
 Dom. 10 giu 2018 
Klostermann, la Roma segue il terzino del Lipsia
Gioca sulla fascia destra, ha ventidue anni, è stato capitano della Germania Under 21, fisico e caratteristiche alla Kolarov. Costa dieci milioni di euro e ha un contratto fino al 2021. Piace anche all'Arsenal.
 
    1